LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Gerardo Dani
|
|||
Quando mi osservo allo specchio pare si riprenda il volto dal lato del ghigno, ma se accenno un sorriso non si nota la gioia. Vedi qui e qui, dove mento e verità si colgono? La ruga possiede argomenti che hanno avuto la meglio col tono perentorio. Credo che lei rifletta sulla contabilità delle carezze più che sull'assenza di distensione. Sono reduce da una rifioritura e secca il logoramento del respiro. Siamo un giardino per il quale la vita non usa mezzi termini a segnare smorfie di fatica. Ribattiamo alle stagioni perdendo colpi col tronco, con le masse molli, con l’animosità su cui si regge il frontespizio del nostro universo. Ora sono all’orizzonte degli eventi e passerò per un buco nero, davvero.
|
|